She had to take him down easy
and put a bullet in his brain.
She said ‘Cause nobody believes me’.
The man was such a sleaze
(Janie’s Got a Gun – Aerosmith)
Correva l’anno 1989 quando gli Aerosmith incidevano un pezzo destinato a passare alla storia, Janie’s got a gun, che racconta di una giovane ragazza vittima di abusi. Una storia di orrore e di incesto, di dolore e disperazione.
Quasi vent’anni più tardi, Steven Tyler, leader soprannaturale della band, ha raccolto due milioni e quattrocento mila dollari per fondare l’associazione filantropica Janie’s Fund, per aiutare i minori vittime di abusi.
Ad appoggiare l’idea arrivano chiare e concise le parole di Alice Cooper, altro mostro sacro della musica, confessate durante un’intervista a Rolling Stone: «abbiamo passato una vita distruggendoci, adesso è il momento di dare qualcosa».
Janie’s Fund si propone, ormai da quasi tre anni, di fornire aiuto e supporto psicologico alle minori vittime di abusi, finanziando tutte le iniziative e i percorsi proposti da Youth Villages, organizzazione filantropica no-profit. Tra le varie iniziative si annoverano il supporto psicologico con l’accompagnamento nell’elaborazione del trauma, sedute di musicoterapia, accompagnamento nel percorso di affido o reinserimento in famiglia, ospitalità.
Volevamo raccontarvi una storia diversa, forse inaspettata, che facesse saltare sulle sedie la schiera di ‘perbenisti’ che si è scandalizzato per il testo controverso di una canzone, che è stata però l’inizio di un qualcosa di meraviglioso per moltissime giovani ragazze.
Sara P.
© Credit immagini: link + link + link