La Terra Trema

In una città come Milano in cui il settore del food & beverage domina le relazioni sociali e ridisegna i quartieri intorno a una sconfinata offerta enogastronomica, non è raro che i prodotti biologici vengano esaltati senza che questo comporti alcun tipo di riflessione critica rispetto alla filiera produttiva che porta il cibo e il vino dal campo alla tavola.

Il festival di cui parlo, però, è tutto fuorché l’ennesimo evento modaiolo milanese.

La Terra Trema è una fiera enogastronomica che, ormai alla sua XV edizione, si terrà il 24/25/26 novembre 2023 negli storici spazi del centro sociale autogestito Leoncavallo di Milano. Si tratta dell’evento simbolo del progetto ideato e realizzato da Folletto25603 (spazio occupato ad Abbiategrasso, Milano) insieme a centinaia di agricoltori, vignaioli, appassionati e cittadini. È una manifestazione dedicata all’agricoltura di qualità che tutela e valorizza suolo e socialità, colture e cultura, gastronomie non elitarie e un’idea differente di presente e futuro“.

Il progetto nasce dall’evoluzione del Critical Wine di Luigi Veronelli, gastronomo, giornalista, filosofo e anarchico italiano, definito come “un modo rivoluzionario di immaginare e disegnare un circuito virtuoso tra qualità dell’ambiente, qualità della produzione e qualità delle relazioni sociali; un prototipo che, a partire dal vino, è dipanabile in ciascun elemento della materialità delle condizioni del vivere.

L’ingresso a La Terra Trema, valido per un giorno, prevede una sottoscrizione di €10 e dà accesso a degustazioni, acquisti diretti, incontri e laboratori. Occasione di confronto, la manifestazione sarà una sede per discutere di rapporti di produzione, prezzo e distribuzione.

Ogni produttore metterà in evidenza nel proprio stand l’autocertificazione che indica l’origine delle materie prime, la loro tipologia, i metodi di trasformazione, di conservazione e di confezionamento usati. Inoltre, verrà esibito il prezzo sorgente, ossia il primo prezzo di vendita del prodotto. Esso deriva da una quantificazione ponderata dei costi di produzione del vino nel proprio territorio rispetto ad un rapporto diretto con chi decide di acquistarlo, senza intermediari, senza servizi e/o costi aggiunti.

Noemi Calgaro

© Credit immagini: https://www.laterratrema.org/

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