Okki

Guardo la gente negli occhi, è iniziata come una cosa casuale. 

Mi sono data a questa pratica da poco. 

Un po’ come il mio mutismo selettivo di quest’estate. Ogni tanto bisogna intrattenersi da soli.

Primavera ha gli occhi canterini. Se li guardi bene sembra che stiano sussurrando il testo di una canzone. Poi sbatte le ciglia e senti il frastuono del cavo AUX che si stacca e non ci capisci più niente. Lei ha degli occhi che non vogliono essere capiti. It’s a state of mind

Bruno invece li ha limpidi, pensanti. C’è una scimmietta dietro che corre come una pazza. Ha gli occhi strani ma è bello come mi guarda. Lo sai che sta per dire o fare qualcosa. Ti viene incontro.

La prima volta che è successo è stata una bella sorpresa.

Franco invece l’ultima volta che l’ho visto aveva gli occhi stanchi. Abbiamo parlato per un po’. A essere onesta non so se mi abbia riferito gli stessi discorsi che fa a tutti sulla storia della sua vita. Ma dopo era imbarazzato. Spostava spesso la conversazione su di me. «Tu sei una bella persona si capisce subito» «No! Tu sei una bella persona» – un via e vai di questo genere. Ha gli occhi blu. Giovani. Avrei dovuto guardarli meglio.

Gli occhi di Alberto invece mi spaventano un po’. Pur sorridendo, lo vedi che è arrabbiato, imprevedibile, sofferente. Ti fanno sentire impotente.

Angela invece li ha piccoli e soffici, mi ricordano una nuvola, ti guarda un po’ dall’alto maternamente come la fata turchina. 

I suoi occhi sono diversi dai miei. Più eleganti. 

Alessia Iannicelli

© Credit immagini: Courtesy Alessia Iannicelli

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