Lo chiamano ‘il muro della gentilezza’: si trova a Milano, a pochi metri dalla Fabbrica del Vapore, in via Luigi Nono, vicino al Cimitero Monumentale. Da circa un mese, grazie al gruppo Tempio del futuro perduto, è possibile lasciare su questa parete cappotti, scarpe, cappelli, maglioni e sciarpe ma anche oggetti come spazzolini, cuscini e libri.
«L’obiettivo – spiega il gruppo portavoce del progetto – è quello di restituire a tutti il loro futuro perduto, coinvolgendo i ragazzi, e non solo, nelle iniziative come questa».
Un luogo aperto, giorno e notte, a chi ha voglia di donare qualcosa a chi ne ha bisogno, magari a chi, per qualche ragione, non si mette in fila alla Caritas e non chiede l’elemosina.
«Qui si può venire anche di notte – aggiunge una giovane volontaria – ed è questo il bello. Non devi nemmeno bussare, prendi ciò che ti serve».
Nel mondo esistono diversi muri della gentilezza. In Iran, Pakistan, Cina, Svezia si chiamano ‘wall of kindness’ e sono spesso accompagnati dalla scritta «se hai lascia, se hai bisogno prendi».
Se abbiamo vestiti che non utilizziamo più, non gettiamoli ma doniamoli: tutto sarà apprezzato!
Giulia Verrini