Gli orti urbani per rifiorire la città dalla Valpolcevera con vista ponte

C’è una collina a Genova, in Valpolcevera, proprio con vista su Ponte Morandi, che sta diventando un laboratorio per la promozione degli orti urbani grazie alla spinta dei ragazzi della Società Operaia Cattolica del Garbo. Abbiamo incontrato Francesco Roncallo, uno di loro, proprio sul campo, sulla collina del Garbo, tra Granarolo e Rivarolo.

Com’è nata l’idea degli orti urbani del Garbo? Chi segue il progetto?
Francesco Roncallo: L’idea nasce da un gruppo di una decina di ragazzi tra i diciotto e i trent’anni in risposta a un’iniziativa del Municipio V Valpolcevera che, come altri municipi del comune di Genova, ha aperto un bando per assegnare alcuni lotti di terreno incolti da mantenere attivi e puliti.

Quanto tempo dedicate a questa attività? Cosa vi spinge a portarla avanti?
Siamo tutti ragazzi della Valpolcevera e, sebbene ‘cittadini’ e ‘digitali’, abbiamo raccolto la sfida della ‘chiamata alle zappe’ anche per valorizzare il nostro territorio. Il tempo dedicato non è poi così tanto: d’estate più che d’inverno, soprattutto nel periodo della semina in cui sono necessarie un paio d’ore tre-quattro volte a settimana. Ciò che ci piace di questa esperienza è poter avere un contatto con la terra e le tradizioni contadine del genovesato a pochi minuti di Vespa dalle nostre case, anche grazie al supporto dei nostri ‘vicini di orto’ (sicuramente con molti capelli bianchi in più) con cui scambiamo opinioni e impariamo l’arte dell’orto.garbo 1.jpg

Quanto è difficile gestire un orto urbano e a Genova in particolare?
Sebbene non avessimo molta esperienza, non è stato poi così difficile. Certo, i terreni, come tutti quelli collinari genovesi, non sono semplicissimi da coltivare per ragioni orografiche, ma abbiamo le braccia forti! Inoltre, poter lavorare in un contesto urbano garantisce un più facile accesso ad allacci all’acqua, energia elettrica ecc…

Cosa può fare Genova per voi e voi per Genova?
A Genova chiediamo innanzitutto promozione. I bandi che ci hanno dato la possibilità di iniziare questa avventura sono davvero poco pubblicizzati, sebbene i lotti di terreno disponibili siano tantissimi. A questi bandi, poi, partecipano per lo più anziani e addirittura gli over 65sono facilitati e premiati con punteggi extra. Crediamo che l’iniziativa dovrebbe essere resa accattivante per i più giovani, magari aprendo anche un canale preferenziale. Come SOC GARBO ci stiamo impegnando in tal senso a ripristinare lo storico locale Museo dell’Agricolturae vorremmo renderlo un laboratorio unico per i giovani di Genova per ‘ri-avvicinarli’ alla terra con iniziative quali una fattoria didattica, laboratori e spazi di co-farming (progetto “Adotta un orto”, condivisione degli attrezzi).

Stefano B.

© Credit immagini: Courtesy di Francesco Roncallo

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