Cartesio ci ha rovinati. Il nostro filosofo ha inaugurato l’individualismo occidentale. La domanda «chi sono io?» prosegue con la sua conseguenza naturale «ma io sono?» e
culmina con l’epocale domanda: «ma io penso?». Queste questioni ossessive – anche un po’ adolescenziali – hanno condotto Renato alla logica conclusione: «se io penso significa che esisto». Così, con un assioma apparentemente innocuo, viene fondata la filosofia moderna occidentale. L’esistenza individuale viene giustificata dalla ragione. Ma in un altro continente, altri pensatori hanno concluso diversamente all’amletico problema cartesiano.
In Sudafrica, per esempio, la risposta alla medesima questione è stata: «io sono attraverso altre persone». Esisto perché gli altri esistono. La ragione e il cogito di Cartesio vengono sostituiti dall’alterità umana. Nella lingua sudafricana Bantu Nguni, questa concezione è indicata con il termine ubuntu. Una parola che racchiude in sé molti valori comunitari: il rispetto, la condivisione, la disponibilità, l’interesse, la fiducia e
l’altruismo. Nelson Mandela la descrive così: «molto tempo fa, quando ero un bambino, un viaggiatore che attraversava il paese, si fermò nel nostro villaggio. Egli non ebbe bisogno di chiedere del cibo o dell’acqua, quando si fermò la gente spontaneamente gli diede da mangiare e lo intrattenne». Questo è l’ubuntu: l’apertura all’altro.
Il Cogito ergo sum ha contribuito, invece, secondo i filosofi africani, a creare la società competitiva e individualistica occidentale: l’uomo che si afferma da solo. Al contrario, l’Africa predilige la realtà rispetto al pensiero e preferisce la comunità e la famiglia rispetto al singolo.

Nel mio viaggio in Kenya, ho osservato questo intimo legame dell’individuo con la comunità. Nei villaggi, per esempio, l’educazione e la supervisione dei bambini ricade su tutti i membri adulti del gruppo sociale. La responsabilità è condivisa e ognuno può rendersi genitore o educatore di un altro. Ne sono la prova i tanti bambini, abbandonati dai genitori, di cui sono diventata mamma. Così l’ubuntu sudafricano vince la solitudine.
In Africa, il motto di Cartesio diventa «Cogitor ergo sum» che significa: sono pensato quindi sono.
Camilla C.
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