Un bellissimo esempio, una lezione di vita per tutti, quello che è successo pochi giorni fa a Torre Annunziata in Provincia di Napoli.
Antonella Russo, insegnante di italiano, disabile per problemi motori, non si presenta a scuola per due giorni e nessuno ha sue notizie. Gli alunni iniziano a preoccuparsi perché la loro professoressa non è una persona che scompare senza preavviso. È sempre andata a scuola con qualsiasi condizione meteo, anche con la neve.
I ragazzi, allora, decidono di scoprire cosa le è successo: chiedono supporto agli altri professori e alla Preside. Contattano il pizzaiolo locale del paese. Provano a chiamarla, ma al telefono non risponde nessuno. Preoccupati, gli studenti si rivolgono a un altro professore, collega e amico di Antonella, che decide di prendere la macchina e raggiungere l’abitazione della professoressa. Di nuovo, nessuna risposta al citofono. L’agitazione sale. Non resta altro da fare che chiamare i carabinieri, i quali sono intervenuti subito irrompendo nell’appartamento di Antonella: la donna era stesa a terra senza sensi e senza possibilità di muoversi. Aveva avuto un malore. Avvisati, i soccorsi sono stati immediati e la professoressa è stata salvata in tempo.
Questa è una bellissima testimonianza di un legame forte tra alunni e professori. I ragazzi, che giornalmente si facevano coinvolgere dai racconti della loro insegnante a tal punto che sembrava di avere i personaggi descritti in aula, sono gli stessi che l’hanno aiutata nel momento del bisogno. Una storia d’amore che va contro ai classici casi di scontro tra professori e alunni: la relazione tra questi ragazzi e la loro professoressa va ben oltre una semplice cattedra. Le hanno salvato la vita.
Giulia S.
© Credit immagini: Ansa