La fiaba della buonanotte non si ascolta, ma si guarda. Con un’app

Giulia è una bambina nata sorda da genitori udenti ma per fortuna i suoi genitori l’hanno scoperto quando lei aveva solo tre anni e hanno allora imparato, insieme a lei, la lingua dei segni. 

La società cinese Huawei ha preso a cuore la storia di Giulia e dei milioni di bambini di tutto il mondo che, come lei, sono non udenti dalla nascita. Ha pensato infatti di utilizzare l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per aiutare questi bambini e le loro famiglie in una delle attività più semplici e scontate della giornata: la lettura serale di una fiaba.

Per i non udenti imparare a scrivere e leggere è più complesso perché si aggiunge la difficoltà di far corrispondere alle lettere dei suoni, operazione che invece possono fare molto bene quando si tratta della lingua dei segni. Huawei dunque ha creato con l‘Unione Europea dei Sordi, la British Deaf Association, Penguin Books, Aardman Animations e altri partner, StorySign: la prima applicazione al mondo in grado di tradurre un libro in lingua dei segni in tempo reale. È un’applicazione che si può scaricare gratuitamente da Google Play Store e da Huawei AppGallery.

Storysign funziona in modo molto semplice. È sufficiente inquadrare con la fotocamera del cellulare il libro che si vuole leggere tra quelli disponibili sull’applicazione e sullo schermo un avatar animato di nome Star inizierà a raccontare la storia con la lingua dei segni. Le lingue supportate fino ad oggi sono undici, tra cui anche l’italiano.

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L’app Storysign è parte del programma True Stories con cui Huawei si è impegnata nella creazione di applicazioni che possano apportare soluzioni a problemi ambientali o sociali, come la cecità. Per la sua utilità, anche se ha solo poco più di un anno di vita, è già molto diffusa e il numero di libri supportati continua ad aumentare. 

Storysign è l’esempio virtuoso di come aziende importanti si possano impegnare per realizzare progetti o prodotti con un impegno sociale, soprattutto se si tratta di società nel settore tecnologico e quindi che possono rendere oggetti semplici come un cellulare degli strumenti per migliorare la qualità della vita delle persone.

Aloisia Morra

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