Libri in pillole – novembre

Ciao lettori e lettrici del Polo!

Come ogni mese, eccoci qui a consigliare un paio di libri sull’onda della tematizzazione.

L’ultima volta abbiamo parlato di cura (se te lo sei perso, lo trovi qui).

Oggi, invece, parliamo di inclusione.

Il primo libro che vi consigliamo è Scheletro femmina di Francesco Cicconetti, 2022, Mondadori.

Per parlare di inclusione crediamo sia necessario conoscere anche realtà che sono diverse dalla nostra. Francesco Cicconetti è un ragazzo trans che da anni racconta la sua storia attraverso i social, per sensibilizzare le persone sul tema e per mostrare quanti sono gli ostacoli che una persona trans incontra lungo il suo percorso. Scheletro femmina parla di transizione di genere: è un romanzo autobiografico che ci fa entrare nella testa di Francesco per vivere e capire il suo percorso di scoperta di sé.

Realizzare di essere un ragazzo trans mi aveva mandato nel panico, mi aveva tolto tutto da sotto i piedi. Mi sembrava di non potere contare più su niente, nemmeno su me stesso. Fino a quel momento avevo creduto di dover esistere e basta, invece, d’un tratto avevo scoperto che non era sufficiente, che avrei dovuto reinventarmi, riscoprirmi, conoscermi di nuovo.

Il secondo libro é Il re ombra di Maaza Mengiste, 2019, Einaudi, traduzione di Anna Nadotti. 

Per evitare di rinchiuderci e incarcerarci in solide certezze, nelle nostre categorie, ontologie, cosmologie ed epistemologie (che ormai sappiamo da dove provengano, come siano state costruite e quanto non siano neanche lontanamente le uniche). Per includere altre versioni di quella che abbiamo costruito come storia unica. Maaza Mengiste ci conduce alla riscoperta di un passato che, invece di essere riconosciuto, accettato e affrontato, in modo che potesse divenire parte della memoria collettiva alla base di una qualsiasi appartenenza, è stato sradicato, mistificato e taciuto. Come spesso accade anche alle figure femminili di ieri, le cui voci non sfuggono alle pratiche selettive della Storia, i cui volti, desideri, intenzioni e azioni, quasi mai registrate, sono, con lo scorrere dei giorni, andate perse. 

« Il re ombra », tuttavia, ci racconta un’altra storia, permettendoci, seppur cautamente, di avvicinarci a queste figure, postulando versioni alternative di una narrazione delle loro persone spesso unicamente sessualizzante e passivizzante. 

La mia bisnonna rappresenta uno dei molti vuoti nella storia europea e africana. Il re ombra racconta la storia di quelle donne etiopi che combatterono insieme agli uomini, e che a tutt’oggi non sono che righe incerte in documenti sbiaditi. Ciò che sono arrivata a capire è questo: la storia militare è sempre stata una storia maschile, ma ciò non è vero per l’Etiopia, e non è mai stato vero in nessuna forma di lotta. Le donne ci sono state, noi ci siamo ora.

E voi, avete già letto questi libri? Vi incuriosiscono?

Se avete altri consigli di lettura sul tema dell’inclusione, saremo felici di leggervi qui sotto!

Melda Mehja e Elena Rebecca Cerri

© Credit immagini: La Chinoise, 1967

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