Con Revotree al via la rivoluzione agricola 4.0

Nel 2017 è nata un’altra start-up nel Bel Paese, il team è composto da giovani ingegneri, designer e agricoltori che hanno unito la loro esperienza ai loro studi acquisiti presso il Politecnico di Milano per rendere più smart e green il settore agricolo grazie a un’app, Revotree.

Ma di cosa si tratta? Nata nella culla di Luiss EnLabs, acceleratore di start-up, e sostenuta anche da una campagna di crowdfunding, questa app è collegata a un kit per l’innovazione agrofood green che si sviluppa attraverso sensori, intelligenze artificiali e automazione: questi elementi cooperando tra loro migliorano l’efficacia e l’efficienza dell’azienda agricola e mettono fine allo spreco di risorse idriche. Si potrà risparmiare fino al 50% di litri di acqua utilizzata per l’irrigazione dei campi; il tutto in maniera molto smart: il prodotto è fruibile dagli agricoltori di piccole e grandi dimensioni, l’installazione dei tre dispositivi necessari per il funzionamento della piattaforma hardware e software è facile, e il tutto viene gestito tramite l’app.

Parlando di smart water management Cosimo Calciano, CO di Revotree, racconta la mission del progetto: 

Siamo partiti da un problema noto: l’aumento della popolazione prevista a 10 miliardi entro il 2050 che ha come conseguenza, in ogni settore, la necessità di produrre di più disponendo di meno risorse.

Per l’agricoltura, che comincia già a soffrire problemi legati al cambiamento climatico, in concreto significa dover trovare il modo di produrre il 100% in più di cibo consumando meno risorse. Oggi l’agricoltura consuma globalmente il 70% di una delle risorse più importanti: l’acqua.

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L’acqua utilizzata viene spesso sprecata a causa dei metodi tradizionali e delle tecnologie obsolete e costose che rendono l’agricoltura un settore profondamente inefficiente. Il consumo medio di acqua per ettaro per le colture permanenti (frutteti, vigneti e uliveti) è di circa 3.500 metri cubi all’anno.’.

Ora mi rivolgo dunque a voi lettori: se avete un qualunque tipo di coltura – ancor meglio se comunitaria – approfittate di questa fase iniziale della start-up, il business plan aziendale è volto a favorire economicamente i pionieri della messa in opera dei dispositivi, unitevi anche voi alla green revolution 4.0!  

Sofia De Simone

© Credit immagini: link + link

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