Anche quest’anno Il Polo Positivo dedica un’anteprima al Forum Ferdinando Rossi, convegno interdisciplinare aperto al pubblico e organizzato interamente da studenti e studentesse della Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi” dell’Università di Torino. Per approfondire il tema del Forum di quest’anno, intitolato “Coscienza Psichedelica”, abbiamo intervistato Matteo Sartini, Presidente del Comitato organizzatore.
- Che cos’è il Forum Ferdinando Rossi e chi lo organizza?
Il Forum Ferdinando Rossi è un convegno, un ciclo di conferenze che si tiene ogni anno in primavera e che è interamente organizzato da studenti e studentesse della Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi” dell’Università di Torino. La componente studentesca nel Forum è fondamentale, è davvero lo spirito da cui ogni anno nasce. Ciascuna edizione affronta un tema scelto dal Comitato organizzatore, quindi dagli studenti della Scuola, da indagare sotto una lente interdisciplinare, nello spirito che contraddistingue anche i corsi e la formazione fornita dalla Scuola. L’anno scorso, per esempio, abbiamo parlato del cibo, quindi del rapporto tra l’essere umano e il cibo, del perché parliamo così tanto ultimamente di cibo, e di come possiamo intervenire sul cibo da un lato a livello culturale e di comunicazione, dall’altro a livello produttivo e di distribuzione. Negli anni precedenti ci siamo occupati, fra gli altri, del tema dell’identità, della mobilità sostenibile, del biopotenziamento dell’essere umano e di altre questioni d’attualità.

- Qual è il tema del Forum di quest’anno e perché è stato scelto?
Il tema della nuova edizione sono le sostanze psichedeliche. Come ogni anno lo tratteremo da un punto di vista interdisciplinare, quindi portando diverse discipline a dialogare e trovare dei punti di contatto. È stato scelto questo tema perché le sostanze psichedeliche sono al centro di un crescente interesse nell’ambito del cosiddetto ‘rinascimento psichedelico’, che si è sviluppato soprattutto nella sfera clinica, con una riscoperta negli ultimi decenni del potenziale terapeutico di alcune di queste sostanze. Per capire fino in fondo quali sono le prospettive da questo punto di vista, pensiamo sia necessario ampliare lo sguardo e osservare quali sono stati gli usi tradizionali di queste sostanze in culture lontane da noi nel tempo e nello spazio, e capire anche, per esempio, quali sono stati gli effetti che hanno avuto sulla produzione culturale. C’è stato infatti un periodo particolare, tra gli anni ’50 e ’60, in cui queste sostanze hanno avuto una larga diffusione prima di essere proibite e rese illegali, e quindi bisogna comprendere quale sia stato l’impatto sulla società che hanno avuto in passato, per capire come può essere gestito questo nuovo rinascimento psichedelico. Le sostanze psichedeliche, poi, rimandano a un immaginario collettivo che è anche in parte un tabù a livello sociale, e quindi cercheremo di capire cosa è vero e cosa è falso, perché sono una classe molto particolare, che merita un approfondimento specifico rispetto alla categoria delle sostanze psicoattive più ampia.

- Come sarà organizzato il Forum?
Il Forum sarà organizzato, come tutti gli anni, in una serie di conferenze che si svilupperà su più giorni, dal 7 al 10 maggio presso la Cavallerizza Reale di Torino. Quest’anno abbiamo aggiunto anche il sabato mattina, per provare a venire incontro alle esigenze di persone interessate a partecipare che però lavorano durante la settimana. Oltre a queste conferenze, è previsto un momento di dibattito e scambio informale venerdì pomeriggio con l’associazione NeuTravel, e una Tavola rotonda dedicata agli studenti e studentesse vincitori della Call for abstracts.

- Da quali prospettive sarà indagato il tema di quest’anno?
Affronteremo il tema innanzitutto da un punto di vista farmacologico e chimico, concentrandoci sulle ricerche recenti che hanno rivalutato il potenziale terapeutico di queste sostanze. Ci sarà poi un filone di approfondimento antropologico, riguardo agli utilizzi tradizionali in culture lontane da noi nel tempo e nello spazio. Infine, alcuni interventi si concentreranno sull’influenza e l’impatto di queste sostanze in particolari casi di produzione culturale e artistica, con interventi di semiotica e letteratura.

- Ogni edizione del Forum ospita una Tavola rotonda, un momento tradizionale che si mantiene di anno in anno e che contraddistingue questo evento creato interamente da studenti per studenti. Puoi spiegare meglio in che cosa consiste e perché la Tavola rotonda conferisce un valore aggiunto al Forum?
La peculiarità del Forum è il fatto di essere organizzato da un comitato composto interamente da persone che studiano. Siamo noi che scegliamo il tema all’inizio dell’anno, invitiamo i relatori e le relatrici e ci occupiamo di tutta l’organizzazione dell’evento, ovviamente con il contributo organizzativo e finanziario dell’Università di Torino e della SSST. La Tavola rotonda è un ulteriore spazio che da studenti dedichiamo ad altri studenti, che sono selezionati tramite una Call for abstracts e invitati a tenere un piccolo intervento, proponendo ulteriori spunti di riflessione. È un momento in cui gli studenti hanno possibilità di dialogare tra loro e di confrontarsi, approfittando dell’opportunità di esporre il proprio approfondimento in un luogo prestigioso, di fronte a una platea interessata e composta anche dagli stessi relatori e relatrici intervenuti precedentemente. Questo momento di dialogo tra i partecipanti alla Tavola è un po’ l’emblema dello spirito del Forum stesso.

- Perché dovremmo venire al Forum?
Perché è un occasione per confrontarsi su un tema di cui magari si è sentito parlare, ma approfondendolo in maniera da un lato rigorosa e scientifica, dall’altro interdisciplinare. E perché speriamo sia davvero uno spazio di confronto e un modo diverso di vivere la vita universitaria. Avremo anche un momento dedicato unicamente al dialogo con il pubblico, quindi speriamo di vedervi lì!

Elena Del Col
© Credit immagini: Forum Ferdinando Rossi