Un fil de fromage d’Aligot si allunga fino al soffitto a cassettoni di legno, accanto al camino scoppiettante su cui la carne arrostisce. “Ancora più su!” urlano tutti, divertiti dalla scena stravagante a cui stanno assistendo. Ci troviamo nel Parc Naturel Régional de l’Aubrac, nel Massiccio centrale francese. L’Aligot, piatto tradizionale francese tipico della zona, è una purea di patate con aggiunta di toma fresca, che dona al piatto una consistenza filante ed elastica.

Siamo immersi in una campagna serena, avvolti dai profumi delicati dei fiori e da distese di prati che si estendono all’infinito. La vista si perde in cerca di un confine, ma non ne trova alcuno. E’ un orizzonte senza fine. Delle linee in lontananza cullano la mente, che ci trasporta in un limbo di riflessioni profonde, quasi filosofiche. Il Parc Naturel Régional de l’Aubrac, è abitato da innumerevoli vaches (mucche), chiamate per nome dai loro fattori. Questa zona, ai confini tra il dipartimento del Cantal, de la Lozère et de l’Aveyron, è conosciuta da alcuni per essere punto di passaggio del Cammino di Saint-Jacques de Compostelle.
In queste zone poco abitate, quattro fratelli si sono ritrovati per dare vita all’associazione “Burons des 4 frères”, con l’obiettivo di mantenere vivo il patrimonio culturale della zona dell’Aubrac, sostenere i produttori locali e avviare la ristrutturazione di numerosi burons. Un progetto carismatico, nato dalla passione per la campagna e per il buon cibo da condividere in compagnia.
Ma cosa sono i burons ?
I burons sono casolari in pietra, utilizzati nel passato per la produzione di formaggio durante la transumanza. Sono abitazioni fresche, che solitamente ospitano una grande cucina con una lunga tavola di legno e un camino, mentre una scala di legno conduce ad un sottotetto con distese di letti. I burons simboleggiano l’autenticità di questi posti che rimangono vivi nel tempo.
I fratelli hanno ristrutturato in particolare alcuni burons nel comune di Condom d’Aubrac per accogliere pellegrini e altri turisti che hanno voglia di soggiornare in una località così insolita nel cuore della Francia.
Inoltre, propongono una serie di attività, dallo yoga, alle passeggiate, dalle gite a cavallo o con gli asini, fino a pic nic con prodotti locali, come la salsiccia, la brioche tipica fouace, il formaggio del Laguiole e il celebre Aligot. Il piatto lo preparano sin da piccoli grazie a una passione trasmessa da loro padre. Sebbene la ricetta tradizionale preveda l’aggiunta di toma, i fratelli si sono divertiti a sperimentare, arrivando persino a provarlo con la mozzarella italiana.
Sono ormai talmente esperti che hanno vinto recentemente il Guinness Word Record per l’Aligot con il filo più lungo al mondo.
Con il profumo dell’Aligot che si diffonde nell’aria, i fratelli sanno di aver stabilito un legame più profondo con la loro terra e con chiunque decida di condividere un pasto con loro. Ogni piatto servito, ogni risata condivisa rende i burons non solo un rifugio per i viaggiatori, ma un luogo dove le storie si intrecciano. Il futuro si presenta luminoso, l’energia che questi fratelli trasmettono può essere fonte di ispirazione per nuove idee, nuove storie da raccontare e nuovi sapori da gustare.
P.S. La storia non finisce qui. I ragazzi sono persino riusciti a brevettare la loro ricetta d’Aligot, portandola fino a un ristorante di Lione in Francia.
Compiti a casa: Ora tocca a voi riflettere su una nuova idea di progetto per valorizzare il vostro comune o i luoghi a cui siete affezionati.
Amalia Marchetti
Credit foto: Courtesy of Amalia Marchetti