Era il 25 Aprile

Liberazione è libertà?

«Bussarono alla porta. Tutte le volte che sentivamo quel rumore calava il gelo in casa. Sapevamo che prima o poi l’avrebbero scoperto. Quel giorno arrivò. Due generali stavano sull’uscio, col viso rabbioso. “Il signor Fassio è in casa?” chiesero. Mia mamma, con voce tremante, disse che era uscito per lavoro, mentre io e le mie due sorelle stavamo in cucina ad origliare la conversazione. Ma non se ne andarono. Entrarono in casa bruscamente, arrivarono in cucina con il passo pesante e uno domandò: “chi è la più grande?” e io alzai la mano. Avevo 15 anni. Loro mi afferrarono per il braccio e mi trascinarono fuori. Vidi i visi delle mie sorelle pieni di lacrime e mia mamma pietrificata, non si muoveva più. La porta di casa si allontanava sempre più e pensai che sarebbe stata l’ultima volta che avrei visto quella casa, casa mia.

Sono stata nella prigione di Asti per quasi 15 giorni. Solo mia mamma mi veniva a trovare e ricordo perfettamente la sua espressione: gli occhi spenti e rossi, come se avesse dovuto piangere da un momento all’altro, ma non aveva più lacrime per farlo. Poi arrivò il quindicesimo giorno. Io e gli altri prigionieri partimmo insieme ai soldati e camminammo per giorni. Ero stanchissima. Non riuscivo a pensare, sembrava ci fosse la nebbia nella mia mente. Forse ho rimosso gran parte di quella lunga marcia, ma rammento bene il giorno in cui ho pensato “rivedrò quella casa, casa mia.” Un gruppo di partigiani ci sorprese e iniziò a sparare. C’era confusione, soldati che si muovevano dappertutto e mi ritrovai sola, in mezzo a tutto quel caos. “Per di qua, vieni”. Seguii quella voce. Era un prigioniero come me e nel viaggio di ritorno scoprì che era un dottore. Riuscimmo ad approfittare di quella occasione per scappare e tornare indietro. Camminai di nuovo per giorni. Forse ero felice, ma non ricordo nulla delle emozioni che ho provato. So solo che, arrivata ad Asti, il clima era diverso: c’era gente che festeggiava. Avevamo vinto? eravamo liberi? Salutai il dottore e gli altri prigionieri che non rividi mai più. Corsi a casa. Era il 25 Aprile».

Virginia Galizia

© Credit immagini:https://pixabay.com/it/illustrations/generato-dallai-ragazza-silhouette-8345947/