Quando penso alla parola “ostello” emerge dai miei ricordi una terrazza di terra rossa, scaldata come terracotta al sole. Fili di panni stesi e io che mi sporgo a guardare la città parlando con la nonna al telefono. Ricordi vividi, colorati, felici. “Sporco”, “pericoloso” sono ormai solamente parole di una zia un po’ antiquata preoccupata che tu non ti prenda le pulci.
E allora penso a
grandi sorrisi accoglienti, a chi ti porta in moto nel traffico senza conoscerti a cercare di ritrovare il tuo portafoglio. A giovani da tutto il mondo, da Spagna, Germania, Canada, Australia, Italia. Da tutto il mondo riuniti lì a parlare, con gli occhi grandi e belli e pieni di voglia di vedere tutto il mondo e raccontarlo. Chitarre, divani dai cuscini colorati, gatti, odori, sudore, sigarette, frutta e merendine condivise. I racconti di chi a trent’anni appena ha visto mezzo mondo e viaggia con la lentezza che, forse, permette di viaggiare per davvero.


Grandi cucine in Nord Europa, dove salvare i quattrini con dei noodles e dei ceci in scatola. Spazi dove incontri chi ti offre biscotti burrosi e tisane, in una peculiare cornice tra l’inquietante e il gentile.
Camere enormi col bagno sgangherato, camere piccole con piumoni soffici; compagni di stanza dall’altra parte del globo che parlano una tua stessa lingua, altri della stessa parte del globo ma che non parlano con te.
Biciclette che macinano chilometri, riccioli al vento, vestiti abbinati male. Una macchina fotografica sempre al collo per ricordare queste avventure.

Ad oggi, la mia esperienza di viaggi in ostello mi suggerisce che si tratti di una delle migliori opzioni per viaggiare in modo economico e divertente, per giovani ma non solo. Il web pullula di siti come Hostelword, che offrono migliaia di sistemazioni, in praticamente tutte le città del mondo e a partire da prezzi molto accessibili. Non mancano però pulizia e servizi, tra i quali cucina, lavanderia, spazi per il relax e per il divertimento e la socialità.
Con l’arrivo dell’estate non possono quindi che essere un’ottima soluzione per chi voglia sperimentare un nuovo modo di viaggiare.
Cecilia Verri
© foto: link + Courtesy of Cecilia Verri and her friends
Prese le pulci a casa mia ma in ostello mai….