Vita Supernova: e ritornammo a veder il Salone del Libro (in presenza)

Il Salone internazionale del libro di Torino è uno degli eventi culturali più attesi dagli amanti della letteratura, si tratta della più importante manifestazione nel campo dell’editoria in Italia, e una delle più blasonate a livello internazionale. La trentatreesima edizione si è svolta dal 14 ottobre e si conclude oggi, 18 ottobre: come ogni anno all’interno dei 51 000 m² del Lingotto Fiere e anche questa volta, come accade dal 2017, il direttore editoriale del Salone è stato Nicola Lagioia, nome di spicco nel panorama editoriale italiano.

Torino, Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro. (Torino – 2021-09-15, Costantino Sergi)

In realtà, affermare che ci sia una continuità con le scorse versioni del Salone è erroneo, come d’altronde sarebbe erroneo nascondere che negli ultimi (quasi) due anni non siano avvenuti cambiamenti drastici nei nostri stili di vita. Si è trattata infatti della prima edizione post Covid, è stata dunque di una sfida che ha richiesto alcuni accorgimenti e compromessi per riuscire a realizzarsi.

Il tema del 2021: Vita Supernova 

E’ proprio da questi ostacoli che si sviluppa la tematica di quest’anno, cioè Vita Supernova, il cui manifesto è stato realizzato dall’illustratrice Elisa Seitzinger. Il nome scelto per l’edizione del 2021 racchiude molteplici significati. 

Manifesto di Elisa Seitzinger

Innanzitutto, richiama l’anniversario dantesco dei settecento anni della morte del celebre autore della Commedia. Al più grande poeta italiano sono stati dedicati numerosi eventi e stand all’interno della fiera, ad esempio la Treccani ha realizzato alcune copie anastatiche dei più antichi codici danteschi.

La supernova è un’esplosione stellare di enorme potenza: con la sua luce può illuminare ciò che altrimenti resterebbe al buio, ma la sua energia ha anche una forza distruttiva. Il titolo dell’edizione si rifà dunque all’idea di esplosione stellare dopo un periodo di oscurità, un chiaro riferimento alla situazione pandemica, ma mette anche al centro della riflessione il rapporto tra l’Uomo e il Pianeta con cui torniamo a confrontarci quotidianamente, con la speranza che si tratti di un nuovo inizio più lucente. 

Queste sono state le tematiche attorno a cui si sono sviluppate le varie attività proposte; infatti, il Salone è composto sia da innumerevoli stand di editori, più o meno grandi, sia da eventi dal vivo di ogni genere. Anzi forse quest’ultima componente rappresenta il cuore pulsante della manifestazione, ad ogni ora avvengono conferenze di ogni tipo sparse nelle varie sale convegni (sono una ventina), quest’anno accessibili anche in streaming, queste ospitano autori e artisti italiani e internazionali.

Iniziative di SalTo

La varietà di eventi proposti al Salone è indicativa di quanto una delle politiche adottate sia quella di divulgare il più possibile e a tutti attività culturali. In quest’edizione sono state ampissime le proposte e il coinvolgimento rivolto ai giovani, alle scuole ma anche a chi decide di spostarsi in maniera ecosostenibile. Infatti, in collaborazione con Tobike, per tutti coloro che hanno deciso di recarsi all’evento in bicicletta il Salone ha offerto uno sconto sul biglietto d’ingresso. Oppure per incentivare la lettura dei giovani è stato distribuito ai i ragazzi tra i 14 e i 24 anni un buono di dieci euro da spendere in libri. La capostipite di queste iniziative è il Salone Off, nato nel 2004 si propone di portare i libri e gli spettacoli fuori dai padiglioni del Lingotto, con uno sguardo privilegiato alle periferie. Si tratta dunque di portare la festa della cultura direttamente nelle Biblioteche, librerie, teatri, ex fabbriche, locali, piazze, ospedali, parchi e carceri.

Quelle citate sono state solamente alcune delle proposte, ma ce ne sono state tante altre, dal bibliobus itinerante ai giochi per decretare il miglior termine dantesco. 

Bibliobus: una biblioteca itinerante di Torino 

Sicuramente questa è stata un’edizione diversa, destabilizzante ma rassicurante, soprattutto è stata una boccata d’aria a pieni polmoni per tornare a respirare manifestazioni di questo calibro. Per noi scrittori del Polo Positivo è stata anche un’occasione di incontro e condivisione di un evento iconico per la città di Torino, che per cinque giorni si trasforma nel polo culturale d’Europa. È stato infine percepibile negli occhi di tutti l’entusiasmo di tornare a vivere eventi di una tale portata, sperando in una vita Supernova.

Paolo di Cera

© Credit immagini: link + link + link

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